Dopo lunghe riflessioni, hai preso la decisione: accettare quella proposta di lavoro e tornare in Italia. Ci sono passata. Era il 2018 quando, con un’offerta in mano dalla succursale italiana della multinazionale per cui lavoravo, ho deciso—non senza dubbi e timori—che quella sarebbe stata la mia opportunità per rientrare. Lasciare la Svizzera, il Paese che mi aveva accolto per cinque anni, non è stato semplice.

Un trasferimento internazionale è un grande cambiamento di vita, pieno di entusiasmo ma anche di sfide, soprattutto quando si tratta di gestire le proprie finanze. Burocrazia, tassazione, trasferimento di asset finanziari: il rischio di sentirsi sopraffatti è alto.
Io sono Alessia Barachetti, consulente finanziaria specializzata in Expat, Impatriati e Italiani all’Estero, e in questo articolo voglio guidarti attraverso 6 step per organizzare al meglio le tue finanze in vista del tuo ritorno in Italia—con metodo, chiarezza e senza stress.
- Mappatura situazione patrimoniale: dove, cosa e quanto possiedi
- Raccolta documentazione necessaria al rientro in Italia
- Il sistema bancario e la fiscalità degli investimenti in Italia
- Verifica dello status fiscale
- Piano di risparmio e investimento a lungo termine
Mappatura situazione patrimoniale: dove, cosa e quanto possiedi
Il primo passo è… prendere un bel respiro, sorridere e fare chiarezza! Prima di entrare nel dettaglio di quella che sarà la tua situazione finanziaria una volta trasferito/a in Italia, ti consiglio di ripartire dalla tua situazione attuale ed assicurarti che tu abbia una visione chiara della tua situazione patrimoniale. Pensalo come un bilancio di un’azienda, con da un lato i tuoi attivi e dall’altro i tuoi passivi (ossia i tuoi impegni finanziari):
- Inizia chiedendoti: cosa e quanto possiedi dove? Se non hai una base da cui partire, puoi semplicemente utilizzare un foglio bianco, un File Excel, App come Money Manager o anche solo le note del tuo telefono per fare una lista per te e la tua famiglia di:
- Conti correnti e depositi
- Investimenti finanziari
- Immobili e altri beni di valore
- Polizze assicurative
- Fondi pensione
Per ognuno, indica il valore attuale e le informazioni chiave per identificarlo (ad esempio il nome dell’istituto finanziario, del portafoglio).
- Passività: sull’altro lato del foglio, elenca eventuali mutui, prestiti, carte di credito, fidi o altri impegni finanziari.
Questa analisi ti darà un punto di partenza solido per pianificare il tuo trasferimento in modo più consapevole e senza sorprese!
Raccolta documentazione necessaria al rientro in Italia
Altro passo fondamentale (e un po’ noioso, lo so…): raccogliere tutta la documentazione necessaria per il tuo trasferimento.
Mettiamola così: potresti non aver bisogno di tutto subito, ma ti ringrazierai quando dovrai aprire un conto, gestire la tua fiscalità o dimostrare la tua storia lavorativa senza impazzire a cercare vecchie scartoffie. Meglio essere pronti!

Ecco una checklist utile per organizzarti:
Documenti d’identità
- Passaporto e carta d’identità
- Certificati di nascita e altri documenti anagrafici
Residenze precedenti
- Permessi di soggiorno/lavoro
- Contratti di affitto e bollette a tuo nome
- Certificato di residenza
Documenti fiscali e finanziari
- Codici fiscali/TIN dei Paesi in cui hai vissuto
- Dichiarazioni fiscali degli ultimi 2-3 anni
- Estratti conto bancari annuali
- Documentazione su investimenti finanziari attivi
Contributi pensionistici e previdenza sociale
- Estratto conto previdenziale di ogni Paese in cui hai lavorato
- Documentazione di fondi pensione privati
Reddito e impiego
- Contratti di lavoro e buste paga
- Documenti di lavoro autonomo se sei freelance
Proprietà e beni
- Estratti conto del mutuo
- Contratti di affitto e atti di proprietà
- Documentazione di veicoli registrati a tuo nome
Polizze assicurative
- Vita, salute, casa, auto… tutto ciò che potrebbe servirti
Dove conservarli? Ti consiglio una combinazione di formato digitale (cloud, hard disk, USB) e una cartella fisica con le copie più importanti, soprattutto se attraversi confini. Potresti non aver bisogno di tutto al giorno 1, ma mi ringrazierai quando dovrai dimostrare il tuo storico senza stress!
Il sistema bancario e la fiscalità degli investimenti in Italia
Ora che hai mappato la tua situazione patrimoniale e raccolto la documentazione necessaria, è il momento di capire come funzionano il sistema bancario e fiscale in Italia. Alcuni aspetti fondamentali su cui focalizzarsi:
Apertura di un Conto Corrente e di un Deposito Titoli
Se rientri in Italia, avrai bisogno di un conto corrente italiano per gestire le spese quotidiane e i pagamenti ricorrenti (bollette, affitto, stipendio). Oltre al conto base valuta fin da subito un intermediario che ti offra anche Deposito Titoli per i tuoi investimenti: il deposito titoli è un conto dedicato agli investimenti, che ti permette di detenere azioni, obbligazioni, fondi e altri strumenti finanziari. Attenzione ai due punti seguenti per decidere il tuo intermediario di appoggio!
Regime Fiscale: Amministrato vs. Dichiarativo
Uno degli aspetti più rilevanti per chi investe è la tassazione sui redditi finanziari. In Italia, puoi scegliere tra due modalità di gestione fiscale:
- Regime Amministrato: la banca (o l’intermediario) si occupa automaticamente di calcolare e versare le imposte sui tuoi investimenti. Semplice e senza pensieri. Questo regime è offerto solo da intermediari con sede in Italia (IBAN Italiano).
- Regime Dichiarativo: dovrai occuparti di dichiarare i guadagni e pagare le imposte tramite la dichiarazione dei redditi.
Ti consiglio di scegliere un intermediario che ti permetta di scegliere l’amministrato in modo da poterti sempre semplificare la vita con le dichiarazioni dei redditi!
Universo degli Investimenti
Non tutti gli istituti offrono le stesse opportunità di investimento. Per avere più libertà nella gestione del tuo patrimonio, assicurati che il tuo intermediario ti dia accesso a un universo investibile ampio, che includa ETF e azioni quotate su più mercati internazionali; obbligazioni e strumenti di reddito fisso; fondi di diverse case di investimento (e non solo quelli “della casa”). Questo ti permetterà di valutare anche trasferimenti (e non solo vendite) di eventuali titoli detenuti all’estero – Lo vedremo negli step successivi.
Serve una guida per orientarti?
Se hai dubbi su come strutturare al meglio il tuo patrimonio e gestire la fiscalità al tuo rientro e vuoi affidarti ad una Consulente Finanziaria che opera per una delle principali Banche Italiane, contattami o prenota una consulenza.
Verifica dello status fiscale

Uno degli aspetti più importanti del rientro in Italia è capire quando diventerai fiscalmente residente e quale regime fiscale si applicherà a te. Questo influenzerà non solo la tassazione sui tuoi redditi, ma anche la strategia di risparmio e investimento a lungo termine.
L’Italia ha introdotto vari regimi agevolati per attrarre professionisti dall’estero: il Regime Impatriati, il Regime per Neo-Residenti (Flat Tax per High Net Worth Individuals), il Regime per Pensionati Esteri, per Nomadi Digitali, etc
Capire quando e sotto quale regime fiscale rientrerai ti aiuterà a strutturare correttamente il tuo piano di risparmio e investimento, sfruttando al meglio le opportunità fiscali disponibili. Trova un commercialista di riferimento che ti possa guidare nella delicata fase di identificazione del regime a te applicabile!
Piano di risparmio e investimento a lungo termine
Dopo aver analizzato la tua situazione patrimoniale, raccolto la documentazione necessaria e verificato il tuo status fiscale, è il momento di mettere a punto una strategia concreta per il futuro. Questo piano si articola in tre fasi fondamentali:
Fare budgeting: definire la quota di risparmio
Abbiamo già esaminato lo stato patrimoniale della tua “famiglia impresa”, ora è il momento di passare al conto economico, ossia il flusso delle entrate e uscite mensili.
- Analizza le entrate e le uscite: Fai una lista dettagliata dei tuoi redditi e delle spese fisse e variabili, così da capire quanto puoi realisticamente risparmiare ogni mese.
- Stabilisci obiettivi di risparmio: In base al tuo budget, determina una percentuale del reddito da destinare al risparmio e suddividila tra liquidità, investimenti e obiettivi specifici.
- Crea una “riserva di emergenza”: Prima di iniziare a investire, assicurati di avere un fondo di sicurezza sufficiente a coprire imprevisti. La regola generale è accumulare tra 3 e 12 mesi di spese, a seconda della tua stabilità lavorativa e della tua situazione familiare.
Costruzione del piano di investimento
Una volta definita la quota di risparmio, è il momento di pianificare la crescita del tuo patrimonio nel lungo termine.
- Orizzonte temporale e obiettivi: Ogni investimento deve essere allineato a uno scopo preciso.
- Scelta degli strumenti finanziari: Il portafoglio deve essere efficace, efficiente, diversificato e coerente con i tuoi obiettivi e il tuo profilo di rischio. Se prevedi di trasferirti nuovamente in futuro, scegli strumenti negoziabili su più mercati internazionali, come ETF o fondi globali.
- Operatività: Definisci una strategia di investimento chiara. Versamenti periodici (PAC) o investimenti una tantum? Preferisci gestione attiva o passiva? Vuoi adottare un approccio più prudente o dinamico
Un consulente finanziario può aiutarti a costruire un piano su misura e a rimanere disciplinato nel tempo.
Gestione di conti correnti e investimenti esteri
Infine, è essenziale gestire con attenzione i conti e gli asset finanziari detenuti all’estero. Ricorda che questi devono essere dichiarati e possono essere soggetti a imposte specifiche, come l’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero).
- Conti correnti: Razionalizza il numero di conti detenuti. Potrebbe essere utile mantenere un conto estero nel breve periodo per gestire l’operatività post-trasferimento ed eventuali flussi di reddito ricorrenti. Una volta stabilizzato in Italia, valuta se consolidare ulteriormente e chiudere i conti non più necessari.
- Investimenti finanziari detenuti all’estero: Come per i conti correnti, potresti considerare il trasferimento degli asset finanziari (azioni, ETF, fondi, obbligazioni, etc.) presso un intermediario italiano. Questo semplifica la gestione operativa e fiscale. Tuttavia, non tutti gli strumenti sono trasferibili: un consulente finanziario può aiutarti a capire quali opzioni hai a disposizione per ottimizzare la transizione.
- Consolidamento e monitoraggio: Organizza una reportistica periodica per avere sempre sotto controllo la tua situazione finanziaria, sia in Italia che all’estero, e apportare eventuali aggiustamenti strategici.
Se vuoi strutturare al meglio il tuo piano di risparmio e investimento post-rientro, posso aiutarti a valutare le migliori soluzioni per te. Contattami o prenota una consulenza!